MARVELIT presenta

Episodio 4 – UNA VISITA DAL DOMANI

 

Di Carmelo Mobilia

 

 

 

 

Base segreta dei Giovani Vendicatori.

 

Wiccan si materializzerò nella sala riunioni e una volta lì si domandò cos’è che lo avesse richiamato.

<E adesso? Non so nemmeno io perchè sono venuto qui...>

<Perchè ti ho chiamato io.> disse la voce alle sue spalle. Billy si girò di scatto, spaventato.

<Oh non preoccuparti... non sono qui per farti del male.> disse l’uomo. Aveva circa sui trent’anni, capelli e occhi castani, alto e magro. Indossava una giacca nera, una camicia rossa e un jeans chiaro. (1) Billy lo trovava stranamente familiare.

<Chi sei?> chiese.

<Eh questa è una questione un complicata. Penso che non crederesti a nulla di quello che ti direi, ma forse crederai a quello che vedi...> gli si avvicinò e gli mostrò il mento.

<Questa te la sei fatta alle elementari, ad una partita di baseball. Per arrivare in quinta base ti buttasti in scivolata e ti feristi. Ti dettero cinque punti ma la cosa che ti faceva più male fu venire eliminato.>

<E tu come fai a saperlo?> domandò stupito.

<Ancora non ci sei arrivato eh? Forse meglio tentare con qualcosa di più intimo e personale... hai sempre avuto una cotta segreta per Johnny Storm. Pensavi a lui quando... ehm, ti toccavi, a dodici anni. E hai sempre pensato di chiedere a Teddy di assumerne le sembianze qualche volta, ma hai paura che lui possa offendersi.>

<Ma caz... sei un telepate??? Queste sono cose personali!>

<La cicatrice, i segreti più intimi.... non hai capito chi sono? Io sono te, William Kaplan. Sono te tra diciassette anni.>

Segui un minuto di silenzio, poi il ragazzo rispose:

<Dio è.... incredibile! E’ come in quel vecchio romanzo di Claremont...>

<”Giorni di un futuro passato”, (2) già. Non ti nego che è da lì che ho preso l’idea....vedi Billy, il mondo è in pericolo, e solo tu puoi salvarlo.>

<Cosa? Io?>

<Si. In quanto futuro mago supremo, tu...>

<Hai detto “mago supremo”? Io sono il futuro mago supremo?>

<Si... o meglio, il suo unico successore. E’ per questo che ti ho richiamato qui alla base, oggi. Le vostre azioni di oggi hanno avuto tremende conseguenze nel futuro dal quale provengo.>

<Quali conseguenze? Di che parli?>

Il Billy del futuro aprì un varco di luce nel centro della stanza.

<Credo sia molto più semplice mostrartelo. Cambiati d’abito e seguimi...>  Wiccan esitò un attimo, e con un semplice gesto il suo costume sparì lasciando il posto ai suoi abiti civili, poi lo seguì all’interno del portale mistico.

 

Una volta oltrepassato, si ritrovarono nel Greenwich Village... e l’immagine che gli apparve fu confortante.

<Ah meno male... è tutto come lo ricordavo.> esclamò il Billy del passato.

<Che cosa ti aspettavi?> disse quello del futuro, sorridendogli.

<Beh sai... Mad Max, Terminator, 1997 Fuga da New York... tutti quei film ambientati in futuri post atomici... credevo di trovarla distrutta.>

<Sei grande abbastanza da sapere che nella vita niente è come nei film o nei fumetti...>

<Disse il “mago supremo”....>

<Touchè. Purtroppo però anche questi che stiamo vivendo non sono tempi felici...  > così dicendo gli porse una copia del Daily Bugle. Il titolo parlava di tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina.

<Cosa? E come...>

<Da quando è stato eletto Forrest Brody. E’ già al suo secondo mandato; il suo cavallo di battaglia sul fronte della politica interna è stata la linea dura contro i fuorilegge, “tolleranza zero contro i supereroi ribelli”.>

<Supereroi... ribelli?>

<Il motivo per cui sei qui. Da dove cominciare.... credo che anche in questo caso sia meglio mostrarti tutto di persona. Vieni, seguimi....> Si misero a camminare  e il Billy adulto (che da adesso chiameremo William per distinguerlo dalla sua controparte giovane)  si mise a raccontare la sua storia:

<Tutto è cominciato 17 anni fa...  Alle Geffen Chemicals noi e i ragazzi stavamo affrontando dei pazzi che si facevano chiamare Tekmax, e...>

<Si infatti è successo proprio...>

<Fammi finire. Durante lo scontro ci fu un’esplosione, e una nube di vapori tossici contaminò la città... ci furono numerose vittime prima che i gas si dispersero, e tante altre ebbero delle conseguenze anche negli anni successivi... tanti bambini nati con malformazioni congenite e parecchi casi di tumori vennero accreditati a quell’incidente. Non ricordo di chi fu la colpa... di Noh Varr, di Sigmund, o di Pyron ... davvero, non ricordo. In ogni caso quella battaglia fu ripresa da delle telecamere e tutta l’America vide degli adolescenti mascherati da supereroi provocare quella maledetta esplosione. Tutti volevano la nostra testa, l’opinione pubblica ci detestava, la popolarità dei supereroi era ai minimi storici. Fu la molla che fece scattare Henry Peter Gyrich, che un anno dopo si candidò alle elezioni  e le stravinse, puntando forte sulla registrazione dei supereroi. (3) >

<Registrazione dei supereroi? Sarebbe?>

<Ogni supereroe del paese avrebbe dovuto arruolarsi nello S.H.I.E.L.D., rivelare la propria identità al governo a lavorare per esso. E non era una cosa facoltativa: chi non accettava sarebbe stato messo agli arresti. Questa legge spaccò in due la comunità dei supereroi:  una parte di loro, capeggiata da Iron Man, patteggiò col governo e si adeguò al nuovo andazzo. Ma un altra parte, capeggiata da Occhio di Falco, si ribellò a quella “legge fascista”, come la definì. Lo fece anche per noi sai... Kate era la sua pupilla, non avrebbe mai permesso che l’arrestassero. In breve, cominciò una vera e propria faida tra chi era regolare e chi era fuorilegge...>

<E i mutanti? Cosa facevano ai ragazzini che si scoprivano essere mutanti?>

<Oh poveretti.... loro pagarono lo scotto più caro. Gyrich approvò il “piano Trask” e tutti i mutanti furono rinchiusi in campi di lavoro. Essere un mutante oggigiorno equivale ad dichiararsi comunista negli anni 50.>

<Mio dio...> esclamò il giovane.

<Già. Le cose peggiorarono ulteriormente dopo il “massacro di Central Park.>

<Il massacro di.... cos’è?>

<Le due fazioni si scontrarono in una sanguinosa battaglia faccia a faccia. Purtroppo, la nostra fazione era la più debole... era perlopiù composta dagli eroi di strada... l’Uomo Ragno, Falcon, Devil... mentre dalla loro c’erano gran parte dei Vendicatori e i Fantastici Quattro. Ci furono moltissimi feriti, molti vennero arrestati... alcuni vennero uccisi.>

<COSA?>

<Si. Forse perchè avevano l’approvazione del governo o chissà per quale motivo alcuni di loro si scatenarono, utilizzando al massimo i loro poteri. In particolar modo fu USAgent il più brutale: se la prese con Occhio di Falco, il leader della resistenza. Fu ucciso a suon di pugni; non so se fu una cosa voluta o se si lasciò semplicemente prendere la mano, ma la sua foto con tra le mani il povero Falco ridotto ecce homo fece il giro del mondo. Fu la scintilla che cambiò le cose. Molti dei ribelli si ritirarono dalle scene. Capitan America per esempio. Disse che la sua famiglia aveva troppo da perdere, che per il governo era molto più facile arrivare a loro... e così mollo. Lo seguirono in tantissimi, mentre su altri cominciarono a girare alcune leggende metropolitane, probabilmente inventate per scoraggiare gli emulatori... per esempio, quando venne rinvenuto nell’Hudson il cadavere di un avvocato di Hell’s Kitchen (4) si disse che si trattava dell’alter ego di Devil, ma ho mai avuto conferme di ciò. Dell’Uomo Ragno invece si dice che si tolse la maschera e si ritirò a vita privata, ma alcuni sostengono che venne ucciso a S. Francisco. 

Anche tra gli eroi registrati si ebbero delle conseguenze: dalla morte di Occhio di Falco e alcuni dei vecchi Vendicatori, Tony Stark riprese a bere, perdendo a poco a poco tutta la sua fortuna, poi Ezekiel Stane acquisì la sua compagnia e di Iron Man non si seppe più niente. Molti cambiarono barricata, opponendosi alla registrazione. Ma la gente era con Gyrich, approvava la sua linea dura.>

<E quindi?>

<Aspetta, siamo arrivati.>

<Qui? Ma è una catapecchia!!>

Billy non la conosceva, ma quella vecchia casa diroccata, con le assi di legno sulla porta e le finestre un tempo era la dimora di colui che, in futuro, sarebbe divenuto il suo maestro nelle arti magiche.

<Questo è il Sanctum Sanctorum del Dottor Strange... o meglio, lo era. E’ qui che Stephen mi ha insegnato tutto quello che sapeva... o quasi.> lo portò al centro di una stanza sporca, in quello che un tempo era lo studio. Vi erano ancora diversi libri di magia impolverati nella libreria, e in terra un Pentacolo. William accese alcune candele ponendole agli estremi dello stesso, poi invitò la sua controparte più giovane a sedersi al centro del disegno.

<Ora prendi le mie mani e concentrati.>

<Che cosa stiamo facendo?>

<Fidati di me. Chiudi gli occhi adesso.>

Fece quanto gli venne chiesto, si rilassò e sincronizzò il suo respiro a quello del suo alter ego adulto. Quando apri gli occhi si ritrovò a mezz’aria.

<Ma cosa....??>

<Si chiama Proiezione Astrale. Siamo degli spiriti invisibili adesso. I nostri corpi rimarranno qui, mentre ti mostrerò quanto ti dicevo...>

<Dove mi porti?>

<Ad Harlem.>

 

Spostandosi in volo, invisibili agli occhi della gente, arrivarono in breve tempo nel posto prestabilito. Billy Senior lo portò sul luogo di un reato. Una banda di balordi stavano inseguendo a piedi una giovane donna che gridava aiuto. La “preda” inciampò durante la fuga e il “branco le fu addosso.

<Dobbiamo aiutarla!> disse il ragazzo.

<Sta calmo... adesso arrivano i rinforzi.>

Pochi minuti dopo da che pronunziò questa frase, dall’alto grazia ad un’elegante acrobazia apparve una ragazza di circa sedici, che indossava un costume da supereroe che al giovane Billy era familiare, ma che non riusciva a mettere a fuoco: era composto da un body e dei pantajazz verdi, con dei scaldamuscoli gialli. Ai piedi aveva delle ballerine gialle, come anche la fascia che aveva legata in vita. Ma era la maschera tipo bandana, anch’essa gialla, ad essergli familiare.

<Chi è? Ha un certo non-so-che... ho come un déjà vu...>

<Guarda bene...>

La ragazza affrontò i teppisti da sola, esibendo una tecnica di combattimenti di altissimo livello: era agile, veloce. Con un calcio colpì in faccia il primo di loro, che cadde a terra, e in un attimo attaccò un secondo, atterrandolo con pugno rapidissimo alla bocca dello stomaco. All’interno dell’avambraccio aveva tatuato un drago alato.

<Ah ma allora lei è...>

<Quella è Danielle Cage, la nuova Iron Fist. (5) >

<Scherzi?>

<Affatto. La figlia di Luke Cage è la discepola di Danny Rand. Non dovrebbe stupirti, quei due sono come fratelli.>

E mentre la giovane Cage stendeva anche il terzo degli assalitori con un altro calcio, la ragazza per la quale si stava battendo l’assaliva da dietro, bloccandola.

<L’abbiamo presa! Ripeto, l’abbiamo presa! Squadra rossa, venite a darci una mano!>

<Ma che...>

<Lo SHIELD le hanno teso una trappola.>

Danielle si liberò della donna, mentre veniva illuminata dal faro di un elicottero, dal quale scesero alcuni agenti in una sofisticata tenuta anti- sommossa.

<Chi sono quelli? Sono conciati come Judge Dredd...>

<Sono gli U.S.Agents. Sono specializzati nella cattura di supereroi.> (6)

Danielle Cage saltava di tetto in tetto, cercando di sfuggire la cattura; presto però la raggiunsero e la circondarono. L’invulnerabilità ereditata dal padre la proteggeva dai loro proiettili, mentre le tecniche di lotta apprese dal suo maestro le permettevano di liberarsi degli agenti che l’aggredivano.

Purtroppo per lei lo SHIELD aveva molti agenti e presto riuscirono ad avere la meglio su di lei, riuscendo a stordirla con delle scariche neurali. Era a terra, che faticava a rialzarsi. Uno degli U.S.Agents le si avvicinò per arrestarla.

<Non possiamo fare niente per lei?>

<Aspetta... sta a vedere...>

Preceduta dal tipico suono “TWIMP!” una ragnatela colpì in volto l’agente, accecandolo.

Poi l’inconfondibile scudo bianco e rosso con una stella al centro lo colpì al petto, allontanandolo da Danielle, rimbalzando su di un muro e tornando nella mano del suo padrone.

Dall’alto, una pioggia di frecce  mise fuori combattimento altri tre agenti, perforando le loro corazze.

 Alle loro spalle, una ragazza bionda con addosso un costume da Bucky saltò addosso ad uno di essi, gli piazzò una carica addosso e si lanciò via, mentre questi veniva stordito da una scarica elettrica.

Spuntando da terra come uno spettro, la Visione apparì davanti a loro colpendoli con i raggi solari che sparava dagli occhi.

<SONO LORO! I VENDICATORI!> gridò disperato uno della squadra SHIELD.

<Prendiamo Danielle e andiamocene di qui, forza!> gridò l’uomo vestito da Capitan America con tono autoritario. Il Billy del presente riconobbe quella voce:

<E’ ELI! L’ho riconosciuto, è lui!>

<Esatto. E sono certo che riconosci anche la tipa con l’arco.> la ragazza in questione indossava un costume come quella di Occhio di Falco, con la differenza che la maschera lasciava liberi i lunghi corvini.

<Kate?>

<Si è lei. Sono i tuoi compagni Billy. Siamo noi i Vendicatori adesso.>

<Ma quando... mi avevi detto che... >

<Dopo. Ora stiamo a guardare...>

Un’altra ragazza bionda, ma che indossava un costume rosso bordato di nero, divenne alta quattro metri e sollevò Danielle Cage come fosse una bambola di pezza.

<Ce l’ho Cap, l’ho presa.>

<Bene Stature. Ora teliamo.> le rispose il Capitano.

<ATTENTI! NON E’ FINITA!> gridò Spider Girl <IL MIO SENSO DI RAGNO PIZZICA ALL’IMPAZZATA!>

La loro strada fu sbarrata da alcuni droidi da combattimento.

<Siete in arresto per aver violato latto di registrazione. Non fate resistenza e arrendetevi.> disse uno di questi.

<E da dove spuntano questi?> esclamò Bucky.

<Indietro!> ordinò Occhio di Falco.

Il gruppetto di eroi si trovò circondato. Erano con le spalle al muro, quando all’improvviso  si avvertì uno  <SNIKT!> e qualcuno dall’alto  arrivò in loro soccorso: con i suoi famigerati artigli di adamantio e la ferocia che lo ha sempre contraddistinto, Wolverine si fece largo tra i droni, facendone dei rottami.

<Che aspetti, cocco? Vuoi lasciar fare tutto il lavoro a me?> disse ad alta voce, e subito dopo una raffica di raggi repulsori abbattè il resto dei robot.

<E quello?> esclamò il Billy giovane.

<E’ Amadeus Cho, l’attuale Iron Man. Ancora non vi conoscete.> rispose il Billy adulto.

In una scintillante corazza grigia e oro, il Vendicatore corazzato fece la sua comparsa in soccorso dei suoi compagni.

<Alla buon ora...> gli disse Cap.

<Non sprecare tempo a ringraziarmi eh?>  

<Oh vedete di non cominciare, ok?> li riprese Occhio di Falco.

Un jet volava a bassa quota.

<Ci siete tutti?> chiese Rachel Carpenter, che era ai comandi.

Visione, Stature e Iron Man aiutarono gli altri compagni a salire a bordo.

<Ci siamo tutti, Rachel. Vai vai vai!> le urlò Bucky.

Il velivolo abbandonò quel luogo in pochi secondi, lasciando dietro di se rottami di robot e  gli agenti corazzati messi fuori combattimento.

<Ce l’hanno fatta!> gridò Billy.

<Ne dubitavi?> gli rispose William sorridendogli.

Billy era sorpreso e allo stesso tempo incuriosito da questo team di eroi, specie dalle due giovani ragazze: guardava la figlia dell’Uomo Ragno: il costume era identico a quello del padre, con l’eccezione della maschera, che lasciava scoperte la bocca e i capelli, un caschetto castano. Era impossibile definirne l’età, ma pareva molto giovane. La Bucky femmina dimostrava sui vent’anni: altra bionda, fisico atletico, era l’esatto opposto della Ragnetta. Si chiedeva chi potessero essere.

<Avevo capito che i supereroi sbaraccarono dopo la faccenda di Central Park.>

<E’ così infatti. Ma alcuni anni dopo Eli prese scudo e costume del suo predecessore e riunì la vecchia squadra. Ci sentivamo colpevoli per tutti quegli eventi e quelle morti, e il minimo che potevamo fare era continuare l’opera di chi ci aveva preceduto. Presto si sono uniti a noi eroi di nuova generazione, come la figlie di Cage e dell’Uomo Ragno, che hai appena conosciuto. Vuoi vedere altro?>

<Si.> rispose senza esitazioni. William li teletrasportò immediatamente al quartier generale dei Vendicatori.

Questa era posta nel sottosuolo newyorkese. Un tempo era la residenza dei Morlocks, ma ora era stata ripulita e attrezzata con i più sofisticati sistemi tecnologici. Le proiezioni astrali dei due maghi osservavano la riunione senza che nessuno ne notasse la presenza, ascoltando la ramanzina che l’Iron Man di quest’epoca, Amadeus Cho, faceva alla giovane Iron Fist:

<Che cosa avevamo detto Danielle? Mai in ricognizione  da sola! Sei troppo giovane, accidenti a te!> le disse severamente!

< Harlem è il mio quartiere, ho giurato di proteggerlo.>

<Vacci piano con la ragazza, Cho. Ha fatto una sciocchezza, è vero, ma cercava solo di fare la sua parte. E poi, anche noi avevamo la sua età quando abbiamo cominciato.> intervenne Cap.

<Erano tempi differenti, quelli, e poi finiscila di essere sempre così accondiscendente!>

<Le hanno teso trappola, poteva cascarci chiunque di noi.>

<E’ per questo che i ragazzi non devono mai uscire da soli! Inoltre...>

<Sono stanco del tuo atteggiamento! Sei convinto di saperla lunga in virtù del tuo genio, ma lo sai che ti dico? Sei solo un presuntuoso!> lo additò Eli.

<E tu un dannato testardo. Quando capirai che...>

<Dio, ci risiamo....> disse Spider Girl sbuffando.

<May ha ragione, basta! Voi due non fate altro che litigare!> disse Kate togliendosi la maschera.

<Ah è bello vedere che certe cose non cambiano mai...> disse Wolverine accendendosi un sigaro <Nemmeno io e Summers ai vecchi tempi ci accapigliavamo tanto di frequente...>

<Devi proprio farlo, Logan?> gli disse Bucky, agitando la mano per disperdere il fumo.

<Cocca, fossi in te avrei più timore di venir uccisa dagli U.S.Agents che da un di fumo passivo....> appena terminò la frase s’irrigidì, girò leggermente la testa e iniziò ad annusare l’aria. Fece cade il sigaro dalla bocca e si diresse di furia verso l’entrata segreta della base.

<UN MEDICO, PRESTO!> urlò.

Tutti lo raggiunsero di corsa, e videro il motivo della sua urgente richiesta: l’uomo disteso a terra era evidentemente un nuovo Devil: il suo costume era molto simile a quello del suo predecessore, tolto che aveva le maniche e i pantaloni neri, usava dei sai e la maschera gli copriva anche la bocca. Aveva una profonda ferita all’addome che aveva creato un lago di sangue sotto di lui, il cui odore era stato percepito da Wolverine. Più misterioso era l’uomo che lo aveva portato fin lì: un costume nero bordato di viola, la maschera che gli copriva interamente il volto, lasciando liberi solo gli arruffati capelli castani. Portava con se una grossa spada, e anche lui aveva numerosi tagli e ferite.

<S - Sono stati gli U.S.agents.... ci hanno teso un’imboscata....> disse con un filo di voce.

<Chi è?> chiese Billy con voce preoccupata.

<Jack Barton, lo Spadaccino. E’ da poco con noi. Ce l’ha presentato Kate.>

<Vado a chiamare immediatamente il dott. Kevin Masterson...> disse la Visione.

<Vengo con te.> gli disse Iron Man, rimettendosi elmetto.

Devil gridava per il dolore, la ferita non smetteva di sanguinare. Tutti pensavano che il dottore non sarebbe mai arrivato in tempo. William pensò di non impressionare il suo “io” più giovane e di portarlo via di lì.

<Vieni, abbiamo visto fin troppo...> gli disse, e in pochi  secondi le loro proiezioni astrali si ricongiunsero coi loro corpi nella vecchia casa a Greenwich Village.

<Mi dispiace, non avrei mai voluto che tu lo vedessi...>

<Ma si salverà?> chiese Billy, ma non ricevette nessuna risposta.

<E’ per questo motivo che ti ho portato qui, nel mio tempo. Tutto questo è accaduto alle Geffen Chemicals diciassette anni fa, proprio il giorno in cui ti ho prelevato.... “oggi” per te. Tu puoi impedire tutto questo. Devi andare a evitare quella tragedia. Troppe persone sono morte in questi anni a causa di quel maledetto giorno, capisci?>

Billy annuì con la testa.

<Capisco fin troppo bene... da quando ci siamo incontrati non hai detto una parola su Tom... o Teddy. Loro... sono morti, non è vero?>

William divenne scuro in volto, i suoi occhi lucidi.

<Loro... cercarono di far evadere alcuni nostri compagni dalla Volta, ma furono catturati. Tommy venne ucciso mentre cercava di fuggire, Teddy invece venne torturato per giorni. Volevano l’ubicazione della nostra base, ma lui non disse una parola. Non trovarono mai il cadavere.>

<E’sopratutto per loro che vuoi cambiare le cose, vero?>  Non riuscì a rispondergli, la voce gli si strozzò in gola, le lacrime cominciarono a scendergli.

<Ho capito, non dire altro. Lo farò.>

I due si abbracciarono per un lunghissimo minuto.

William aprì il varco temporale, Billy tornò a indossare il costume rievocandolo con la mano.

< Non avere esitazione, pensa a quanto hai visto. Forza e coraggio.>

<Stammi bene, allora.> disse il ragazzo attraversando il portale, che si richiuse dopo il suo passaggio.

William sospirò. Poi disse:

<Ok, se ne è andato. Potete uscire.>

<Val, rendici visibili.>

Se il Billy Kaplan del presente non se ne fosse andato, avrebbe senz’altro riconosciuto la donna che indossava l’uniforme dei Fantastici Quattro. Valeria Richards, Miss Fantastic, assomigliava moltissimo a sua madre Susan. Aveva ereditato i suoi poteri d’invisibilità e l’incredibile intelletto del padre. (7)

Di certo, Billy sarebbe trasalito se avesse visto l’uomo che l’accompagnava: non tanto per il suo volto, incorniciato da una folta barba, ma dalla corazza che indossava: era l’inconfondibile armatura del Dottor Destino, re di Latveria.

<Hai fatto la cosa giusta, Kaplan. Non startene lì ha rimuginare.>

<Oh stà zitto Kristoff. E’normale che sia turbato.> gli disse Valeria.

<Giusto. Quando abbiamo preso questa decisione non ero completamente convinto neppure io.> aggiunse la Bestia, il cui pelo da blu scuro era divenuto di un azzurro pallido con l’avanzare dell’età.

<Mi dispiace doverlo dire, professor McCoy  ma devo concordare con il Dottor Destino. Quanto appena fatto era l’unica cosa da fare.> gli rispose la Visione.

<Confermo. Abbiamo valutato tutte le possibili alternative, e non c’era altra scelta. Non vinceremo mai contro il governo. Siamo troppo pochi, e con poche risorse. Impossibile anche chiedere un’amnistia: Cap e gli altri non accetterebbero  mai, e una seconda spaccatura nella nostra comunità farebbe altre vittime. Il nostro destino è segnato, qualunque decisione prendiamo. L’unica cosa da fare era questa.>

<L’unica cosa da fare....> sospirò William.

 

Geffen Chemicals. Ora.

 

Wiccan apparì dal nulla in mezzo alla stanza, lievitando a mezz’aria.

<Che fai, Billy?> disse Speed <Perchè hai colpito Noh?>  ma suo fratello non rispose.

<E’ l’unica cosa da fare...> pensò tra se e se. Poi esclamò sottovoce un incantesimo e agitando le mani emise delle strane saette blu, che formarono un enorme vortice sopra le loro teste, che tutt’a un tratto inghiottì tutti e undici i Giovani Vendicatori, facendoli sparire nel nulla.

 

Le Note

 

In questo capitolo molto particolare dei Giovani Vendicatori mi sono divertito ad omaggiare alcune delle saghe Marvel più interessanti di sempre. Ovviamente la principale è Giorni di un Futuro Passato, forse la più famosa saga degli X Men.

 

1 = L’abbigliamento del Wiccan adulto è un omaggio all’eroe Bonelliano Dylan Dog.

 

2 =  Chris Claremont, autore della già citata Giorni di un Futuro Passato, ha scritto realmente alcuni romanzi. Ovviamente nel MU Giorni di un Futuro Passato non può essere un fumetto degli X Men, dunque l’ho reso un famoso romanzo di fantascienza, scritto però dallo stesso autore.

 

3 = L’altra saga che ha ispirato questa storia è Civil War di Mark Millar. Qui ha scatenare gli eventi che hanno portato alla registrazione non sono stati i New Warriors ma i Giovani Vendicatori.

 

4 = Altre citazioni:

- Il ritrovamento del cadavere di Matt Murdock nel fiume Hudson è presa da Born Again.

- La ricaduta nell’alcolismo di Tony Stark e l’assorbimento da parte della Stane International invece da Il Demone nella Bottiglia, celebre ciclo di storie di Iron Man.

 

5 = E qui cominciano gli Easter egg che mi sono divertito ad inserire:

 

- Danielle Cage, la figlia di Luke, è diventata la nuova Iron Fist. Ha sedici anni e dunque nascerebbe un anno dopo rispetto l’attuale linea temporale MiT (in cui Cage, a differenza del MUSA, non è sposato).

 

- Spider Girl è ovviamente May Parker, la figlia dell’Uomo Ragno. Il suo costume però è basato su quello visto nella saga Old Man Logan, disegnato da Steve Mc Niven.

 

- La Bucky ragazza, non l’ho detto esplicitamente, è Shannon Carter - figlia di Steve Rogers e Sharon Carter - inventata da Carlo Monni sulla serie di Capitan America.

 

- Stature - Cassie Lang - è la figlia di Scott Lang alias Ant Man, presa pari pari dai Giovani Vendicatori MUSA.

 

-Amadeus Cho è Iron Man - i cui colori  sono un omaggio alle prime versioni dell’armatura. Ho fatto questa scelta perchè ho pensato che tra i giovani supereroi solo lui aveva l’intelligenza per essere il successore di Stark.

 

- Rachel Carpenter è la figlia di Julia Carpenter, Aracne. Dato che la madre era un agente governativo, ho pensato che lei potesse intraprendere una carriera militare tanto da sapere come pilotare un jet. Ha frequentato i Vendicatori da quando era bambina - al pari di Cassie - per cui mi pare sacrosanto che si unisse alla nuova squadra che ne continuava l’opera.

 

- Devil è Tyrone Janson apparso per la prima volta nel Devil di Ann Nocenti, rimasto cieco a causa di alcuni scarichi chimici. Matt  Murdock gli insegnò ad essere indipendente e a muoversi nonostante la cecità. Nella mia storia Tyrone è divenuto il suo successore nei panni di Devil, e l’uso dei sai suggerisce che fu Elektra a insegnargli a combattere.

 

- Mi è sembrato simpatico dire che l’erede di Thor fosse il medico dei Vendicatori del futuro, come da tradizione, sebbene Kevin Masterson è figlio di Eric Masterson - architetto - e non di Donald Blake - medico appunto.

 

- Mi sono divertito a omaggiare il mio Occhio di Falco inventando un nuovo Spadaccino. Si tratta di suo nipote Jack: il personaggio non esiste, ma Clint aveva un fratello maggiore, Barney, e ho trovato plausibile che questi potesse avere avuto figlio, di cui Clint non era a conoscenza. Se avessi potuto disegnarne il costume, avrei fatto un mix tra il costume di Ronin e quello di Occhio di Falco visto in Ultimate 3.

 

6 = Per un breve periodo Usagent usò un costume corazzato nella saga chiamata Maximum Security. Dato che, come ho detto nella storia per bocca di Wiccan, era somigliante a quello di Judge Dredd, ho pensato che in questo futuro violento, simile a quello in cui opera Joe Dredd, gli U.S.Agents gli assomigliassero non solo nell’aspetto ma anche nel modus operandi, quindi potendo quindi arrestare, giudicare e persino giustiziare i criminali sul posto.

 

7 = Infine, sul finale ho citato gli Illuminati, gruppo segreto inventato da Bendis e composto da Iron Man, Mr Fantastic, Charles Xavier, Freccia Nera, il Dottor Strange e Namor il Sub Mariner. Nella mia storia è composta dalle persone più intelligenti della terra, ovvero Amadeus Cho/Iron Man, la Bestia (che ha ereditato la scuola per mutanti di Xavier) Visione, Wiccan adulto (il nuovo mago supremo dopo Strange), Valeria Richards - figlia di Reed e Susan - e il suo compagno... Kristoff Vernard, il nuovo Dottor Destino! Inventato da John Byrne nel suo ciclo sui Fantastici Quattro, a Kristoff fu fatto il lavaggio del cervello e finì per credere di essere il vero Dottor Destino. Ho pensato che fosse destinato (eh eh!) a ereditare il trono di Latveria.

 

Carmelo Mobilia